Making of...Russi

 

By Alberto Cecchetti

 

Se c'è qualcosa che amo più di ogni altra cosa sono gli orchi, non tanto perché mi piace particolarmente dipingerli (e allora dov'è questo amore?), ma perché posso dipingerli come voglio. Al di là della pelle verde (che poi mica sempre è obbligatoria) il resto è anarchia pura! Posso azzardare accostamenti di colore di pessimo gusto (wow!), posso darmi alla monocromia assoluta (altro wow!), posso fare disegni sgangherati sui loro stendardi (ok, non pensate male) e se due orchi hanno lo stesso identico abbigliamento non è detto che sia una divisa (anche se l'idea degli orchi in divisa è decisamente divertente)... insomma, sono una vera pacchia!

 

Tutto questo per dire che quando una mattina di primavera il Grande Capo mi consegna un sacchetto giallo pieno di piombo, in preda all'eccitazione lo apro e... di orchi neppure l'ombra! Nel giro di pochi secondi mi rendo conto che mi tocca fare sul serio, abbandono subito l'idea di mischiare colori a caso e torno velocemente alla realtà, aiutato anche da una pubblicazione piena di tavole a colori (ben accostati) di soldati in divisa.

 

Russi. Russi rinascimentali. Ma il Rinascimento c'è stato anche in Russia? Non ci avevo mai pensato... generalmente noi toscani siamo convinti che solo a Firenze ci sia stato il Rinascimento... dalle altri parti, beh, c'erano i leoni...

Preso atto di ciò, comunque, inizio a cercare di capire chi erano questi uomini al servizio di Ivan il Terribile e do il via al processo di documentazione su uniformi, paramenti, accessori, decorazioni e tutto quanto c'è da sapere per proporre una pittura che sia storicamente corretta.

Già, perché non sempre va dato per scontato anche un solo colore. A volte capita che proprio un eccesso di auto indulgenza nel voler colorare un accessorio, magari una cinghia o una semplice bisaccia, abbia come risultato quello di presentare un modello storicamente non corretto e quindi, in un certo senso, fallire nel raggiungere l'obiettivo che ci si era prefissati. Sarò banale, ma quando si tratta di modelli storici non ci si può affidare alla fantasia ma a delle regole ben precise.

 

Decido di iniziare dalla cavalleria, per due ragioni ben precise: prima di tutto il fatto che si tratti di pezzi a cavallo raddoppia la mole di lavoro (20 cavalieri sono 40 pezzi) e poi, rispetto alla fanteria, c'è una maggiore quantità di varianti e quindi riesco a serializzare meno il lavoro. Parto dando a tutto una bella base di primer nero Games Workshop e comincio a decidere di che colore fare i cavalli. Di seguito, senza scendere troppo nel tecnico trovate i colori che ho usato (nota: utilizzo sempre colori Games Whorkshop salvo dove diversamente indicato):

 

Cavalli marrone scuro: base Schorched Brown, lavatura Badab Black, 1° luce Schorched Brown + Graveyard Earth, 2° luce Graveyard Earth.

 

Cavalli marrone chiaro: base Dark Flesh, lavatura Devlan Mud, luci con Dark Flesh a schiarire.

 

Cavalli Grigi: base Codex Grey, lavatura Badab Black, 1° luce Codex Grey + Fortress Grey, 2° luce Fortress Grey.

 

Cavalli neri: base Chaos Black + Codex Grey, lavatura Badab Black, luci con Chaos Black + Codex Grey dino ad arrivare al Codex Grey puro.

 

Cavalli Bianchi: come quelli grigi ma con luci fino ad arrivare allo Skull White.

 

(Nota: a volte uso più passaggi di quelli indicati; in queste note ho indicato giusto a livello rudimentale quelli che sono i passaggi minimi da fare, stà poi al pittore decidere come gestire il proprio lavoro anche in base al risultato che desidera ottenere, esempio miniatura da gioco o da esposizione).

 

Per i cavalieri il discorso cambia... siccome c'è una grande varietà e non posso scendere nel dettaglio uno per uno (anche perché lo spazio è, ahimè, tiranno e non voglio certo tagliare la 'bella' introduzione sulla pittura degli orchi... ah, non è bella?) indicherò le procedure base per ottenere certi colori:

 

Giallo: base Iyanden Darksun, lavatura Dark Flesh diluito, luci a partire dal Golden Yellon a schiarire verso il Sunburst Yellow fino al Sunburst Yellow + Skull White.

 

Rosso: base Mechrite Red, lavatura Badab Black, luci dallo Scab Red fino al Blood Red arrivando alle luci estreme fatte col Vomit Brown (quando leggo questi nomi mi rendo conto del perché uso questi colori!).

 

Blu: base Prussian Blu Vallejo o Prussian Blu Vallejo + Shadow Grey, se serve una lavatura Badab Black, per le luci vado a schiarire Prussian Blu + Skull White o + Bleached Bone.

 

Per il cuoio parto da una base di Bestial Brown e faccio le luci con Snakebite Leather; se serve una lavatura uso (finché ne avrò) il Chestnut Wash Citadel ma di può usare anche l'Ogryn Flesh o il Devlan Mud (magari scuriti un pochino).

 

Dettaglio delle miniature dell'armata russa

 

Metalli base di Boltun Metal, lavatura Badab Black, luci con Mithril Silver dato per velature ben diluite. Per l'oro parto dal Burnished Gold, lavo con Ogryn Flesh o Devlan Mud a seconda che io voglia ottenere ombre più o meno forti, e per le luci uso il Mithril Silver.

 

Passando alla fanteria i procedimenti sono più o meno gli stessi (per i colori già indicati). Vado a indicare comunque le due eccezioni più evidenti:

 

Cappotti marroni: base Schorched Brown, lavatura Badab Black, 1° luce Schorched Brown + Graveyard Earth, 2° luce Graveyard Earth.

 

Cappotti rossi: più o meno lo stesso procedimento usato per il rosso ma con l'aggiunta, prima dell'ultima luce, di Light Orange Vallejo.

 

Incarnato: base di Bestial Brown, lavaggio Ogryn Flesh, poi a schiarire con Snakebite Leather, Dwarf Flesh, Elf Flesh e luci estreme con Bleached Bone.

 

Pellicce: base Bestial Brown, lavaggio Chestnut Wash, drybrush a schiarire di Snakebite Leather, Bleached Bone, Skull White.

 

Dettaglio delle miniature dell'armata russa

 

Ovviamente non ho certo la pretesa di fornire, con queste indicazioni, una esaustiva guida alla pittura ma di dare qualche piccola indicazione che, spero, possa essere utile a qualche amico che decide di divertirsi un po' dipingendo qualche miniatura (o soldatino, per chi preferisce chiamarli così).

Ah, una cosa: imparate a diluire bene i colori! Fate prove e non stancatevi... e magari imparate a usare la wet palette (o tavolozza bagnata, in italiano) che vi permetterà di dipingere meglio e di risparmiare taaanto colore!

 

Ringrazio chi ha avuto voglia di leggere queste righe e, per quanto mi riguarda, mi rimetto a dipingere qualche orco dandomi da fare nel trovare le peggiori e meno gradevoli soluzioni cromatiche!

Lucca Comics & Games

Lucca Comics & Games srl

P. Iva 01966320465
Via della Cavallerizza, 11 - 55100 Lucca
Tel. +39 (0) 583 48522 - +39 (0) 583 462200
Fax +39 (0) 583 91203
info@luccacomicsandgames.com