Massimo Mannari

Dal 1993 descrivo “splendori e miserie” della grande rassegna Lucca Comics  in articoli pubblicati da quotidiani locali e non, e allora, che diavolo ci faccio io tra i pittori di miniature?

Avete presente il detto “dai nemici mi guardi Iddio che dagli amici mi guardo io”?
 Tutto, infatti, è iniziato, quando il mio amico Giampaolo Frizzi, al mio desiderio espresso di colorarmi qualche soldatino in nome dei bei tempi andati, è partito in tromba con un progetto epocale: una battaglia in vetrina per Lucca Games 2010, preparata e progettata da due neofiti del settore.

 Bello.

Talmente bello e improbabile che, alla soglia dei 50 anni, sono qui, tra colori e pennelli, a dipingere coloni Inglesi, Francesi e tutte le tribù indiane del Nord America, con l’atroce consapevolezza che mai potrò essere all’altezza di pittori del settore che si avvicenderanno nell’angolo della palestra di colorazione, durante la quattro giorni della manifestazione, ma con una certezza…mi sono veramente divertito.
 Un’ultima cosa, il responsabile dello spazio dove esporremo il nostro lavoro, il gran capo, è mio fratello più piccolo, insomma, per chiudere con un’altra massima: “I parenti sono come le scarpe, più sono stretti più fanno male”. Fate un po’ voi.

Nano, Nano.