2003, Larry Elmore
Questo è un festival realizzato con grande passione. Larry Elmore a Lucca Games 2003, per I venti anni di Dragonlance
di Tommaso Alderighi.
Larry Elmore è considerato, a ragione, uno dei padri
dell'illustrazione fantastica: molte delle opere da lui illustrate hanno
rappresentato il primo approccio con il mondo del gioco e del racconto
fantastico per tantissimi appassionati; è quindi con un po' di emozione
che risentiamo la sua rubiconda voce per telefono. Ci accoglie con il
suo contagioso entusiasmo, ricorda con affetto la sua trionfale
partecipazione alla mostra dell'anno scorso, e confessa una sincera
nostalgia per la nostra cucina( è una buona forchetta Larry,per chi non
lo sapesse). Dopo i saluti, e l' imbarazzante rievocazione di alcuni
aneddoti, ci immergiamo nelle domande:
LG- Tu sei un globetrotter
delle principali fiere del settore, hai viaggiato sia in America che in
Europa, e ti sarai certo fatto una tua idea sulle differenze che
esistono tra le convention statunitensi e quelle del vecchio continente.
Quali sono quelle che più le distinguono?
LE- Le differenze ci sono, anche se sono minori di quello che
si potrebbe pensare. Sicuramente la differenza maggiore è la quantità di
spazio a disposizione, da cui deriva il più grande vantaggio di una
convention statunitense, che disponendo di grandi centri dedicati può
offrire grandi spazi all'incontro tra giocatori, allestendo stanze in
cui si può giocare a tutto per tutta la durata della mostra, 24 ore al
giorno. Il pubblico europeo è comunque altrettanto vivace e ricettivo, e
sfrutta al massimo quello che gli organizzatori gli mettono a
disposizione, creando un clima più caotico, che risulta molto
coinvolgente!
LG- L'attenzione e la cura
della parte grafica dei prodotti del settore fantastico, dai giochi ai
romanzi, è aumentata molto negli ultimi anni; questo ha modificato il
modo in cui gli artisti vengono presentati ed accolti alle convention?
LE- Certamente, e molto anche. Adesso sono le aziende a
richiedere una maggiore qualità per le illustrazioni e l'impianto
grafico, mentre qualche tempo fa si privilegiava maggiormente la
velocità, e si richiedevano tempi veramente stretti per un lavoro. Il
pubblico mostra di gradire affollando gli stand che vendono
illustrazioni a tutte le mostre, e coltivando un certo rapporto con gli
artisti stessi.
Molto è dovuto alla rivoluzione dei giochi di carte collezionabili, che
ha evidenziato la passione del nostro pubblico per l'arte fantastica.
Adesso le maggiori convention hanno uno spazio dedicato alle mostre ed
agli artisti che ospitano, per vendere originali e stampe, e tra tutte
la comi-con di San Diego offre una eccezionale varietà di artisti con
cui è molto stimolante confrontarsi.
Una menzione particolare a questo proposito la merita la vostra fiera di
Lucca, dove sono stato accolto e coccolato dallo staff della mostra e
dal pubblico come mi capita raramente, si respirava un aria di autentica
passione ed amore per questo mondo un po' strampalato, un entusiasmo
contagioso. In effetti, quando incontro Ciruelo alle varie convention in
giro per il mondo, ci capita spesso di parlare di voi con una certa
nostalgia.
LG- C'è una delle tue opere che il pubblico fieristico mostra di gradire particolarmente?
LE- Si può dire che è stata la produzione legata a Dragonlance a
rendermi famoso, e ancora oggi i miei lavori legati a quella saga
rimangono i preferiti dal pubblico, specialmente le copertine dei primi
romanzi. Molti mi chiedono di un lavoro del '87,"Temptation", dove
Raistlin guarda sprezzante Crysania con le vesti strappate, ma
l'originale lo promisi in regalo a Margaret( Weiss ) mentre lo stavo
dipingendo, e lei ne è tuttora molto gelosa. Una menzione la meritano
anche i miei primi lavori per D&D, a cui i vecchi giocatori
dimostrano di essere molto affezionati, specie a quello della scatola
base, quella rossa, per intenderci.
LG- A tale proposito, devo dire che quell'originale
è particolarmente"vissuto", come ha potuto constatare chi lo ha visto
alla mostra di Lucca del 2003; ci sono addirittura degli appunti a penna
sui bordi! Cosa gli è successo?
LE- In effetti,all'inizio la TSR non capì il valore degli
originali, e quello in particolare è stato disperso nei meandri
dell'azienda per anni, quando lo ho portato a Lucca non era molto che
era stato ritrovato, ed è stata in effetti una delle sue prime "uscite
pubbliche"!
LG- Ti ringrazio del tempo che ci hai dedicato,e ti
faccio un ultima domanda: Quando possiamo sperare di averti di nuovo
ospite della nostra manifestazione? Come hai potuto vedere il pubblico
italiano ti adora!
LE- Non appena avrò abbastanza nuovi lavori da portare
ai miei fan italiani! Attualmente sto lavorando molto con la Sovereign
Press ed ho molti altri progetti in cantiere, anche nell'ambito dei
videogiochi. Sicuramente tra non molto tornerò in Italia, forse anche
l'anno prossimo, ma voglio avere cose nuove da mostrare, e non solo le
vecchie glorie, o la mia arte rischierebbe di diventare stagnante!
LG- Siamo convinti che sia una cosa molto difficile da
verificarsi, e ansiosi di vedere i tuoi nuovi lavori ti salutiamo e ti
diamo appuntamento a LuccaGames, il prima possibile!
Tommaso Alderighi l'autore dell'intervista è un membro dello staff di Lucca Games dal 1996, giornalista e appassionato di Giochi di Ruolo è assieme a Gabriele Cenni uno dei Guest Coordinator che ha realizzato il progetto I Draghi della Fiera d'Autunno la celebrazione per 20 anni di Dragonlance.