La battaglia di Monongahela

The Braddock massacre

brad01La battaglia di Monongahela, meglio conosciuta come il massacro di Braddock, avvenne nei pressi di Fort Duquesne. Il luogo è ovviamente ignoto ai più, ma nel 1700 Fort Duquesne rappresentava una posizione strategica di primaria importanza, che presidiava la confluenza di due fiumi,  l’ Allegheny ed il Monongahela, che da lì davano origine all’ Ohio. Tenere il forte equivaleva a controllare il commercio delle pellicce, che correva sul fiume,e quindi anche l’alleanza con le tribù indiane. Nel 1755 Fort Duquesne divenne l’obiettivo del generale Braddock. Siamo all’inizio della Guerra dei sette anni (che in Ameriza iniziò due anni prima). Braddock organizzò una spedizione contro il forte. Erano con lui due battaglioni regolari inglesi, appartenenti al  44th ed 48th fanteria. Soldati regolari dunque, cui si aggiungevano circa 200 portatori e circa cinquanta donne, che avevano il permesso di accompagnare i soldati. Pochissimi erano i Rangers, i miliziani ed ancora meno indiani alleati (gli Oneida), gli unici che potevano dirsi esperti dei luoghi e delle tattiche di combattimento.

L’obiettivo dei francesi, rassegnati per mancanza di risorse a cedere il forte, era minimo: intercettare la colonna, praticamente invincibile vista la scala dei combattimenti dello scacchiere americano (poche decine di soldati, al massimo un centinaio), e rallentarla il più possibile. In comando era un capitano francese, dell’esercito regolare, Daniel de Beaujeau. Ai suoi ordini combattevano un centinaio di regolari francesi, circa 150 miliziani canadesi and, e 700 guerrieri indiani, appartenenti agli Hurons, Ottawas, Shawnees, Missisaugas, Iroquois, Mingos, Delaware e Potawotomis.

 

brad03Il piano era semplice: una imboscata, con lo scopo di rallentare la colonna, ma I francesi si mossero in ritardo, e vennero sorpresi dall’avanguardia di Braddock, forte di 300 fanti regolari. Né francesi né inglesi si aspettavano di trovarsi in combattimento, in quel luogo e in quel momento. Furono le loro reazioni a decidere le sorti del combattimento Gli inglesi reagirono come erano addestrati a fare da anni di pratica: si schierarono in linea e cominciarono a fare fuoco con i moschetti: a chi non lo sapevano, ma facevano fuoco in Avanti. Anche i regolari francesi si misero ordinatamente in linea, e risposero alle scariche. Le perdite cominciarono a montare da ambo le parti, ma nel frattempo i canadesi e gli indiani, di loro iniziativa, cominciarono a sfilare lungo i lati della linea di fuoco, ed iniziarono un fuoco di precisione sulla massa dei soldati di Braddock, ferendo od uccidendo ufficiali e sottufficiali che dirigevano il fuoco.

In meno di quindici minuti i regolari inglesi si trovarono senza comandanti: il soldato regolare dell’epoca per definizione non era addestrato a prendere iniziative. La linea inglese, quindi semplicemente collassò: prima qualche soldato, con la scusa di accompagnare i feriti nelle retrovie, e poi gruppi interi, si distaccarono dalla linea di fuoco. I messaggi che arrivavano alla colonna principale, che attendeva ammassata lungo quello che poteva chiamarsi un sentiero, ma che non era altro che una radura circondata dai boschi, erano contraddittori: era stato ingaggiato un combattimento, e si chiedevano rinforzi, ma non si conosceva l’entità del nemico, che all’apparenza era molto numeroso.

 

brad04La colonna principale iniziò a schierarsi in linea come meglio poteva, visto il terreno, ma la formazione era continuamente disordinata dai soldati che provenivano dalla linea avanzata, e dai primi colpi dei tiratori nemici che stavano progressivamente raggiungendo la colonna principale, protetti dagli alberi. Agli inglesi venne quindi ordinato di aprire il fuco, ma spesso ad essere colpiti erano i soldati della prima linea.

Daniel de Beaujeau colse l’attimo, ed ordinò l’attacco. Gli indiani e la milizia canadese sbucò urlando dai boschi, ed avvolse completamente la colonna. Il combattimento si frantumò in una miriade di combattimenti individuali, in cui gli inglesi avevano il più delle volte la peggio.

Fu la rotta: dei 1300 regolari circa 900 vennero feriti o uccisi. Braddock si batté eroicamente, ed ebbe quattro cavalli uccisi sotto di se, ma alla fine una pallottola vagante lo colpì a morte.

I pochi sopravvissuti si ritirarono protetti dalle tenebre: la campagna del 1755 era finita.

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